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Yalda Yazdani ci conduce in quel luogo chiamato Afghanistan dove il canto femminile a smesso di essere libero.
Un mondo assurdo, una terra che viene calpestata ogni giorno da soprusi, ingiustizie e privazioni.
Oggi sono stato Ā«catturatoĀ» da questo video registrato nel Luglio 2021 a Kabul dalla troupe cinematografica guidata dall’etnomusicologo Yalda Yazdani e dalla giornalista tedesca di origini afghane Sharmila Hashimi.
Questo video ĆØ l’ultima documentazione che ritrae un canto femminile libero, prima della venuta dei talebani.
Pur rischiando la troupe ha voluto documentare fino in fondo la realtĆ di un popolo oppresso e soffocato dall’ingiustizia e dalla impossibilitĆ di esprimersi anche solo con un canto.
Ora a distanza di un anno le donne cantanti ritratte nel documentario vivono lontane dal loro paese e dalle loro origini, alla ricerca di quella speranza in cui possano riabbracciare la loro madre terra.
Storie personali toccanti che continuano ad essere narrate per mano di Yalda Yazdani per comprendere come sensibilizzare sempre piĆ¹ l’opinione pubblica di fronte a tale scempio.
Grazie a questo documentario ho scoperto un mondo di nove cantanti di diversa estrazione biografica e musicale. Inserisco qui di seguito i loro nomi:
Mashal Arman, Rouya Doost, Gulshan, Freshta Farokhi, Sumaia Karimi, Sadiqa Madadgar, Naria Nour, Wajiha Rastagar e Ghawgha Taban.
Meditiamo grazie al canto per scoprirci piĆ¹ liberi, e impariamo ad amare questo strumento perchĆØ non ĆØ solo quella forma ludica e spensierata che ci rende felici, ma ĆØ una potenza di sensibilizzazione sociale che permette all’uomo di comprendere quanto ĆØ importante la libertĆ del nostro suono vocale.
Link alla descrizione del progetto sul sito di Yalda Yazdani:Ā https://yaldayazdani.com/project/life-after-life/
Link al progetto:Ā http://femalevoiceofafghanistan.com/
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