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Le mondine: un ricordo e una riflessione sullo sfruttamento partendo dal racconto riguardante un canto di lavoro.
Donne, lavoro e dignità: una riflessione che vale ogni giorno
Nel corso del tempo, la società ha riservato alle donne spazi di fatica, di lotta e, troppo spesso, di silenziosa sopportazione. Se da un lato le conquiste femminili sono state numerose, dall’altro la strada verso la piena parità e il rispetto resta ancora lunga. Parlare di diritti delle donne non è un esercizio da confinare a una data specifica, ma un impegno che deve attraversare ogni giorno dell’anno, perché la dignità, la libertà e il rispetto non hanno calendario.
Il valore della memoria: le mondine e il lavoro femminile
Per comprendere quanto sia importante non abbassare la guardia, basta volgere lo sguardo al passato, a un tempo non così lontano in cui il lavoro femminile era sinonimo di fatica, umiliazione e, spesso, vera e propria schiavitù. Un esempio emblematico è quello delle mondine, le donne delle risaie, impegnate nella “monda”, ovvero nella pulizia delle risaie dalle erbacce infestanti.
Le condizioni di lavoro erano durissime: giornate interminabili dall’alba al tramonto, piedi immersi nell’acqua stagnante, sotto il sole o la pioggia, spesso senza alcuna tutela. I salari erano bassissimi e le donne dovevano sottostare al controllo severo dei sorveglianti o dei capisquadra, accettando soprusi e umiliazioni per portare a casa una paga appena sufficiente a sopravvivere.
Eppure, dentro questa fatica, le mondine hanno saputo trovare una forma di resistenza e di salvezza: il canto.

Un libro per ricordare: “Lasciateci passare siamo le donne”
Per chi è appassionato di canto popolare e desidera approfondire questo tema, è consigliata la lettura del libro di Placida Staro, “Lasciateci passare siamo le donne. Il canto delle mondine di Bentivoglio”. L’autrice, attraverso la registrazione di una serata dal vivo e un’attenta analisi, restituisce la complessità di una cultura che vuole sopravvivere e tramandarsi, lontano dagli stereotipi del revival.
“I repertori di canto delle mondine rappresentano superficialmente, nell’immaginario collettivo, la lontana memoria di una originale tradizione musicale. Sono invece specchio di una realtà culturale e sociale nemmeno tanto lontana se il gruppo delle mondine di Bentivoglio, in provincia di Bologna, vanta ancora il proprio diritto di continuare a trasmettere, lontano dagli stereotipi del revival di maniera, non solo il canto, ma la complessità di una cultura che, seppur faticosamente, vuole sopravvivere e tramandarsi.
Il libro e il Cd audio curati da Placida Staro riportano, attraverso la registrazione di una serata dal vivo, il tentativo di riflettere sulle modalità stilistiche e comunicative del canto corale a distesa della pianura bolognese.
Un canto che le stesse protagoniste definiscono urlato per sottolinearne le implicazioni di antagonismo sociale e politico che l’hanno, fra l’altro, reso protagonista delle stagioni del canto politico del periodo 1960-1980.”
Oggi: tra memoria e attualità
La storia delle mondine non è solo un capitolo del passato, ma una lezione ancora attuale. La sottomissione e lo sfruttamento assumono oggi forme nuove, più subdole, ma non meno gravi. Il rispetto, la libertà e la tutela della persona restano obiettivi da perseguire, ogni giorno.
Il canto delle mondine ci insegna che anche nei momenti più difficili è possibile trovare la forza di resistere, di unirsi e di trasformare la sofferenza in espressione collettiva. È un patrimonio che va custodito e valorizzato, perché racchiude la memoria di una lotta che appartiene a tutte e a tutti.
Parlare di donne, lavoro e dignità non è un tema da relegare a una singola giornata, ma un’urgenza che riguarda ogni istante della nostra vita sociale. Le mondine, con la loro fatica e il loro canto, ci ricordano che la dignità e la libertà non sono conquiste scontate, ma il frutto di una resistenza quotidiana. Il modo migliore per onorare questa storia è riscoprire il valore della memoria, della solidarietà e dell’impegno, per continuare a lottare insieme per un mondo in cui nessuna donna debba più sentirsi soggiogata o sfruttata.
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