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Il gesuita Athanasius Kircher deposita la sua idea “musurgia mirifica” secondo la quale sarebbe possibile comporre musica senza conoscerla.
La “musurgia mirifica” rappresenta una delle più affascinanti e innovative teorie musicali del periodo barocco, ideata dal gesuita tedesco Athanasius Kircher e contenuta nella sua monumentale opera “Musurgia Universalis” del 1650. Questo sistema rivoluzionario prometteva di rendere possibile la composizione musicale anche a chi non possedeva conoscenze specifiche della teoria musicale, attraverso un ingegnoso metodo matematico-combinatorio. In questo articolo esploreremo a fondo la figura di questo straordinario intellettuale del XVII secolo e analizzeremo nel dettaglio il suo innovativo sistema compositivo che ha influenzato generazioni di musicisti e teorici.
Chi era Athanasius Kircher: il polimatico gesuita
Le origini e la formazione
Athanasius Kircher nacque il 2 maggio 1602 a Geisa, un piccolo paese della Turingia in Germania, ultimo di nove figli. Suo padre, Johannes Kircher di Magonza, aveva studiato filosofia e teologia e, invece di diventare sacerdote, si era messo al servizio del principe-abate Baldassare di Fulda. La perdita delle cariche politiche del padre ebbe un impatto sulla famiglia, spingendolo a dedicarsi all’insegnamento.
Nel 1616, all’età di soli 14 anni, Athanasius entrò come novizio nel Collegio Gesuita di Fulda, dove apprese il greco antico e l’ebraico. La sua formazione proseguì con l’ingresso nell’ordine gesuita a Paderborn il 2 ottobre 1618.
Dopo il noviziato, approfondì le lingue classiche e lo studio delle scienze dal 1618 al 1622, prima di dedicarsi alla filosofia presso le università di Münster e Colonia. A Würzburg ricevette l’incarico di professore di filosofia, matematica e lingue orientali, pubblicando in questo periodo la sua prima opera, “Ars Magnesia” (1631)
Musurgia Universalis: il capolavoro musicologico di Kircher
Genesi e struttura dell’opera
La “Musurgia Universalis” rappresenta uno dei lavori più significativi di Athanasius Kircher. Iniziò a lavorarci nel 1644 e la completò tra il 1648 e il 1649. Questo trattato musicale monumentale, scritto in latino, fu pubblicato a Roma nel 1650 con il titolo completo “Musurgia universalis sive ars magna consoni et dissoni in X libros digesta”.
L’opera è suddivisa in dieci libri raccolti in due volumi e conta circa 2300 pagine, assumendo dimensioni davvero enciclopediche. Il primo volume venne stampato presso la tipografia di Francesco Corbelletti, mentre il secondo presso quella di Lodovico Grignani.
Della prima edizione furono prodotte 1500 copie, distribuite in tutta Europa, e quarant’anni dopo l’opera venne ristampata.
La “Musurgia Universalis” era dedicata all’arciduca Leopoldo d’Austria e rappresentava un’ambiziosa impresa intellettuale che abbracciava tutti gli aspetti della teoria e della pratica musicale conosciuti all’epoca, rivelandosi di notevole importanza nel campo della musicologia.
L’opera influenzò in modo rilevante la produzione musicale in Occidente, in particolare quella di compositori del calibro di Johann Sebastian Bach e Ludwig van Beethoven
Struttura e contenuti dell’opera
La “Musurgia Universalis” è organizzata in dieci libri che coprono un’ampia gamma di argomenti musicali:
Libro I – Suono e Voce: tratta degli aspetti acustici e fisiologici del suono e della voce umana.
Libro II – Origine della Musica: esplora le origini storiche della musica attraverso diverse culture.
Libro III – La scienza Armonica tomo 1: approfondisce i fondamenti matematici e teorici dell’armonia.
Libro IV – La scienza Armonica tomo 2: prosegue l’analisi della teoria armonica.
Libro V – Teoria della composizione: presenta i principi e le tecniche della composizione musicale.
Libro VI – Gli strumenti musicali: descrive vari strumenti musicali e le loro caratteristiche.
Libro VII – Teoria degli Affetti: esplora il rapporto tra musica ed emozioni umane.
Libro VIII – Arte di Forgiare la Musica: contiene la rivoluzionaria “musurgia mirifica”.
Libro IX – Effetti della Musica sulle persone: analizza l’impatto psicologico e fisiologico della musica.
Libro X – Concezione dell’Armonia delle Sfere: tratta della musica cosmica e della sua relazione con l’universo.
Musurgia Mirifica: comporre senza conoscere la musica
Il concetto rivoluzionario
L’ottavo libro della “Musurgia Universalis”, intitolato “Liber Octavus de Musurgia mirifica hoc est Ars Nova Musarithmica recenter inventa, qua quiuis etiam quantumuis Musicae imperitus, ad perfectam componendi notitiam breui tempore pertingere potest”, presenta una delle più significative e misteriose scoperte di Kircher: la “musurgia mirifica”. Si tratta di un singolare esempio di scienza musicale dell’età barocca, dove emerge la sua teoria secondo la quale sarebbe possibile comporre senza possedere conoscenze musicali.
La “musurgia mirifica” rappresentava una rivoluzionaria tecnica di composizione riservata esclusivamente alla musica vocale. Secondo Kircher, partendo da un testo poetico e applicando una serie di operazioni più o meno obbligate, anche chi non possedeva competenze musicali poteva giungere a ottenere un brano musicale completo.
Chi è Athanasius Kircher e cos’è “musurgia mirifica” ?
Athanasius Kircher nasce nel 1602 a Geisa un piccolo paese della Turingia.
All’età di sedici anni entra a far parte dell’ordine dei gesuiti frequentando il Collegio di Fulda. I suoi studi spaziano dalla filosofia alla matematica, ma la cosa più significativa è la sua conoscenza nel campo musicale. Molti sono gli anni passati a sperimentare e ricercare, costruendo strumenti musicali innovativi e vivendo con passione la bellezza delle sonorità acustiche.
Conclusioni
Athanasius Kircher si erge come una figura straordinaria nel panorama intellettuale del XVII secolo. Il suo contributo alla teoria musicale, in particolare attraverso la “musurgia mirifica”, rappresenta uno dei tentativi più originali di democratizzare la composizione musicale, rendendola accessibile anche a coloro che non possedevano una formazione specifica in questo campo.
La “Musurgia Universalis”, con le sue 2300 pagine di conoscenza musicale enciclopedica, rimane un monumento alla vastità degli interessi e alla profondità dell’erudizione di Kircher. In particolare, la “musurgia mirifica” testimonia la sua costante ricerca di sistemi innovativi per codificare e trasmettere il sapere, anticipando in qualche modo l’approccio algoritmico alla creazione artistica che sarebbe emerso secoli dopo.
In un’epoca in cui l’informatica musicale e l’intelligenza artificiale stanno rivoluzionando il modo in cui concepiamo e creiamo musica, riscoprire il lavoro pionieristico di Athanasius Kircher ci offre una prospettiva storica preziosa, ricordandoci che il sogno di rendere la creazione musicale accessibile a tutti attraverso sistemi codificati ha radici profonde nella storia del pensiero umano.
L’eredità di questo straordinario “maestro in un centinaio d’arti” continua a vivere, non solo nelle pagine ingiallite dei suoi trattati, ma anche nell’ispirazione che il suo pensiero multidisciplinare può ancora offrire a chiunque si interessi all’intersezione tra arte, scienza e tecnologia.
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