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Cantare le scale modali

L’importanza delle scale modali nel canto

Partiamo fin da subito nell’evidenziare che l’argomento riguardante le scale modali potrebbe essere ben compreso dai musicisti ma, secondo la mia esperienza meno dai cantanti. Un mondo, quello dello studio del canto, che viaggia su spazi paralleli che solo i cantanti sanno esplorare, a tal punto che i musicisti fanno fatica a comprendere noi e il nostro modo di pensare. Ecco che “Cantare le scale modali” scritto da Alessia Martegiani viene in nostro aiuto. Un libro che riesce, nelle sue 112 pagine, a percorrere con un sistema strutturato la teoria dei modi offrendo 84 esercizi pratici, utili per stimolare e rendere efficace il nostro approccio alla creatività.

Un approccio emozionale

Storia, filosofia, esperienza e racconto sono punti di forza in aggiunta al vasto e complesso tema com’è quello dei modi. Un libro che racconta l’esperienza dell’autrice riguardante lo studio del canto e soprattutto come concepire la strategia di studio in relazione alle scale. L’emozione e il valore del “colore emotivo” sono, secondo Alessia Martegiani, il cuore pulsante dell’apprendimento e dell’assimilazione di ogni scala prima della razionalizzazione delle scale modali stesse. Un libro rivolto agli studenti, ai cantanti curiosi ma anche ai musicisti che vogliono scoprire la forza del canto e delle sue potenzialità.

Il libro è strutturato in quattro macro aree:

  • 1. Il respiro Nelle prima pagine del libro, l’autrice ci fa comprendere l’importanza del respiro, ma soprattutto la forza che esso sprigiona quando lo si mette in connessione con il corpo e con una disciplina come le Yoga.
  • 2. L’ascolto Respirare e percepire la natura del suono partendo dal silenzio, dalla pausa e dallo spazio facendolo confluire in quello che l’autrice definisce respiro consapevole.
  • 3. Le scale modali Un capitolo scritto in maniera semplice ma nello stesso tempo esaustiva e chiara. Permette di comprendere la modalità di apprendimento e le strategie consigliate dall’autrice per entrare in connessione con i modi e i suoi colori.
  • 4. Fare pratica Il titolo dice già tutto, un completo eserciziario suddiviso per fasi progressive in base alla difficoltà, corredato da basi musicali ben fatte, scaricabili da una piattaforma costruita ad hoc dall’editore Volontè & Co.

Vorrei anche sottolineare un aspetto che reputo importante per poter gustare appieno un libro: la parte grafica, l’impaginazione il rispetto dei respiri e degli spazi. Devo dire che l’editore in questo caso è riuscito a costruire un equilibrio grafico, che permette di leggere bene questo libro, rendendolo chiaro ed efficace grazie a quello che amo definire “grafica armonica”. Quando acquisto o recensisco un libro, dico sempre che l’alchimia di una pubblicazione è la buona riuscita del dialogo tra contenuti e scelta grafica editoriale. A questo punto penso di averti scritto tutto, ti lascio di seguito una breve biografia dell’autrice, il link per acquistare il libro e in esclusiva l’intervista-racconto dove si può comprendere fino in fondo l’utilità di questo libro.

scale modali_alessia martegianiChi è Alessia Martegiani?

Si avvicina giovanissima alla musica cominciando con lo studio del pianoforte. Si appassiona presto alle canzoni dei grandi autori brasiliani studiandone i ritmi e le sonorità, perfezionando la conoscenza del repertorio bossa nova e samba cançao.
Studia all’ Accademia Musicale Pescarese, DAMS di Bologna, Conservatorio L.Refice di Frosinone, Conservatorio A. Casella de L’Aquila. Frequenta corsi e seminari con Jay Clayton, John Taylor, Anthony Jackson, Russell Ferrante, Kenny Wheeler, Diana Torto, Tiziana Ghiglioni, Antonio Juvarra. Collaborazioni musicali e partecipazioni: Massimo Manzi, Luca Bulgarelli, Paolo Di Sabatino, Fabrizio Bosso, Nicola Cordisco, Marco Siniscalco, Marco Tamburini, Stefano Cantini, Max Ionata, Roberto Taufic, Jaques Morelenbaum, Yamandu Costa, Nicola Stilo.
Per il teatro ha collaborato, insieme a Paolo di Sabatino, con Michele Placido; ha partecipato allo spettacolo “Bassa Continua, Toni sul Po” del regista Mario Perrotta (Ubu Teatro 2013), in qualità di mezzosoprano, cantando musiche di Vanni Crociani (Equ) e Danusha Waskiewisz (Prima Viola dei Berliner Philharmoniker); è coideatrice del Festival di Teatro e Arti in Natura “La Pulce D’Acqua Dolce” insieme alla regista e attrice Valentina Nibid.
Attualmente è docente di canto jazz al conservatorio G. Braga di Teramo.

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Leggi anche l’articolo: Il canto curativo e l’armonia del corpo

Albert Hera

Albert Hera, cantante e sperimentatore vocale ama definirsi un narratore di suoni. Ideatore di Siing Network e di Siing Magazine porta avanti questa grande risorsa con passione ed energia.

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