Sean-nós: Il canto gaelico d’Irlanda

Hai mai avuto l’opportunità di ascoltare un brano che sembra emergere direttamente dal paesaggio, portando con sé l’eco di secoli...
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Hai mai avuto l’opportunità di ascoltare un brano che sembra emergere direttamente dal paesaggio, portando con sé l’eco di secoli di storia? Un canto che non ha bisogno di strumenti, perché la voce da sola diventa melodia, ritmo e narrazione? Se la risposta è no, probabilmente non hai ancora incontrato il Sean-nós.

Il Sean Nós (che letteralmente significa “stile antico” in gaelico irlandese) è un canto in lingua gaelica proveniente dall’Irlanda. Si tratta di uno stile cantato a cappella oppure accompagnato da strumenti tradizionali irlandesi, piuttosto difficile nell’esecuzione e decisamente impegnativo all’ascolto per chi non è abituato alle sue particolarità. Quando ho scoperto questa tradizione, sono rimasto affascinato dalla sua complessità e dalla profondità emotiva che ogni cantante riesce a trasmettere attraverso la voce nuda.

​Video Sean-Nós na bhFear 2019

Le Caratteristiche Uniche dello Stile

Chiunque ascolti per la prima volta il Sean Nós potrà notare come le melodie si presentino curate e altamente differenziate tra loro, grazie a suggestivi abbellimenti e variazioni. La bellezza di questo stile risiede nella sua natura improvvisativa: ogni verso viene variato dal cantante utilizzando cambiamenti sottili nel ritmo, nell’ornamentazione e nel timbro vocale. Non esistono due interpretazioni identiche della stessa canzone, nemmeno quando eseguite dallo stesso cantante.
Una delle caratteristiche più distintive è l’assenza di vibrato, di dinamiche marcate e di emozioni esternamente manifestate.
L’emozione viene espressa attraverso l’uso dell’ornamentazione vocale, che varia da cantante a cantante, creando uno stile personale riconoscibile.

Gli stili regionali del Sean-nós

Vediamo insieme quanti stili esistono e come si differenziano uno dall’altro a seconda dell’origine geografica. Il Sean Nós si è sviluppato in tre regioni principali, ognuna con caratteristiche distintive:

Lo Stile Connacht (Connemara)

Il primo stile, denominato Connacht, presente nell’Irlanda dell’Ovest, ha come caratteristica principale l’uso di vari tipi di abbellimento, i quali rendono questo stile uno dei più complessi della tradizione Sean Nós. La linea melodica è altamente florida e ornamentata, con il cantante che presta meno attenzione alla regolarità ritmica e si concentra maggiormente sulla connessione tra il testo e la sua interpretazione della melodia. Tra i grandi maestri di questo stile ricordo Joe Heaney e Seosamh Ó hÉanaí, le cui interpretazioni hanno stabilito uno standard ancora oggi considerato un punto di riferimento.

Lo Stile Munster

Lo stile presente nell’Irlanda del Sud viene chiamato Munster. La presenza di meno abbellimenti e melismi rispetto al Connacht rende sicuramente questo canto più accessibile all’ascolto. Tuttavia, questo stile mantiene una ricchezza ornamentale notevole e presta maggiore attenzione al battito ritmico. È caratterizzato dall’uso di vibrato e da una qualità tonale più nasale. Gli intervalli tra le note ornamentali possono essere particolarmente ampi, una caratteristica distintiva di questa regione. Cantanti come Iarla Ó Lionáird e la famiglia Begley rappresentano magistralmente questo stile.

Lo Stile Ulster (Donegal)

Il terzo e ultimo stile prende il nome di Ulster ed è localizzato nell’Irlanda del Nord, in particolare nella regione del Donegal. La differenza dagli altri due stili è determinata dalla confluenza delle caratteristiche citate precedentemente, risultando, secondo me, il più equilibrato degli stili. Questo stile è stato fortemente influenzato dal canto gaelico scozzese, il che lo rende molto meno ornamentato rispetto agli altri due. La melodia viene presentata con un minimo di abbellimenti e mantiene un ritmo più regolare e costante durante tutto il brano. Il tono vocale è più aperto e meno nasale rispetto agli stili meridionali, con un’intonazione leggermente più alta. Cantanti come Lillis Ó Laoire e Máire Ní Choilm sono rappresentanti eccellenti di questa tradizione.

La tecnica vocale del Sean-nós

In tutti e tre gli stili vi è la presenza di tre tipologie fondamentali di variazione:

1. Variazione Melismatica
La prima viene detta variazione melismatica e consiste in un gruppo di note ausiliarie che decorano o sostituiscono una nota principale della melodia. Questa ornamentazione può essere ridotta anche a una singola nota che conduce alla nota principale, creando un effetto di scivolamento melodico estremamente espressivo.

2. Variazione d’Intervallo
La seconda tipologia, denominata variazione d’intervallo, consiste nella possibilità di sostituire un intervallo con un altro, a volte con aggiunta anche di note di passaggio come riempimento. Invece di saltare direttamente da una nota all’altra, il cantante può inserire una serie di note per gradi congiunti che riempiono l’intervallo, creando un passaggio più fluido e ornamentato.

3. Variazione Ritmica
L’ultimo tipo di variazione, relativa al portamento ritmico delle frasi, è dettata da cambi di pulsazione ritmica grazie all’uso di una tecnica particolare chiamata Glottal Stop.

Il “Glottal Stop”: segreto ritmico

Questa tecnica merita un’attenzione particolare. Il Glottal Stop consiste nell’interrompere improvvisamente il flusso d’aria in fase di esecuzione, e di conseguenza, nel terminare bruscamente una nota che risulta così enfatizzata. È essenzialmente l’apertura e la chiusura della parte posteriore della gola, che crea un attacco netto sulla nota.​​

L’effetto di questa interruzione è l’enfatizzare la nota appena cantata o quella che la segue. La durata della pausa decide in quale nota far cadere l’attenzione:

  • Se la pausa è lunga, l’attenzione cade alla nota precedente il Glottal Stop. Durante questo tipo di esecuzione è consentito respirare.
  • Se la pausa è corta, l’attenzione cade alla nota seguente il Glottal Stop. Durante questo tipo di esecuzione non è consentito respirare.

Questa tecnica, sebbene comunemente usata (a volte in modo eccessivo) nella musica pop moderna, nel Sean Nós viene impiegata con grande maestria e controllo per creare effetti drammatici e enfatizzare il significato delle parole.​​

La Sfida del Cantante Solista

La mancanza di strumenti di supporto presenta, per un cantante solista, una difficoltà particolare: egli si trova costretto a mantenere, con la sua sola voce, la continuità tra musica e testo. Un compito davvero arduo che richiede moltissima preparazione e una profonda comprensione sia della lingua gaelica che della tradizione musicale.
Il cantante deve possedere un’abilità musicale implicita che gli permetta di improvvisare variazioni mantenendo l’integrità della melodia e del testo. Come osservato dal musicologo Tomás Ó Canainn: “nessun aspetto della musica irlandese può essere pienamente compreso senza una profonda apprezzamento del canto Sean Nós. È la chiave che apre ogni serratura”

Altri Elementi Caratteristici

Un altro elemento distintivo è la nasalizzazione, una tecnica che mantiene la continuità musicale prolungando una nota alla fine di una frase, anche quando non c’è testo a supportarla. È particolarmente evidente su una vocale quando il cantante chiude le labbra, formando un suono simile a una “m” che funziona come un bordone e viene ripetuto alla fine di altre frasi.

Nel Sean Nós si enfatizzano spesso le consonanti l, m, n, r per facilitare il flusso ritmico libero e per creare un effetto di bordone. A volte vengono introdotte sillabe prive di significato per mantenere il flusso melodico, e l’ultima parola o frase viene talvolta pronunciata in modo affrettato o addirittura parlata invece che cantata.

Il Contesto Performativo

Tradizionalmente, il Sean Nós non era un’arte da palcoscenico, ma piuttosto un’arte folcloristica o “da cucina”. Le canzoni venivano trasmesse oralmente, non apprese da libri, e crescevano all’interno di una comunità riflettendo uno stile locale o regionale. Il pubblico aveva un ruolo attivo, partecipando con parole di incoraggiamento e commenti, e i membri del pubblico potevano persino avvicinarsi per tenere la mano del cantante in segno di supporto. Il cantante spesso si posizionava rivolto verso l’angolo della stanza e lontano dal pubblico, una posizione che potrebbe avere benefici acustici ma anche significati antichi.

Risorse per Approfondire

Per chi volesse approfondire questa affascinante tradizione, esistono diverse risorse accademiche e didattiche disponibili in formato PDF:

Un Sogno Irlandese

Spero che questo viaggio nella tradizione cantata irlandese ti sia piaciuto. Devo dirti che non sono mai stato in Irlanda, chissà se in un prossimo futuro potrò camminare in quei prati ammirando quel cielo descritto magistralmente dalla grande Fiorella Mannoia nella sua splendida canzone “Il cielo d’Irlanda”. ​​
Il Sean Nós rappresenta non solo una tecnica vocale, ma un’intera filosofia di canto dove la parola è sovrana, dove l’improvvisazione e la variazione personale sono essenziali, e dove il cantante diventa custode e interprete di una tradizione secolare che continua a vivere e ad evolversi nelle voci dei cantanti contemporanei. È un tesoro culturale che merita di essere conosciuto, studiato e apprezzato ben oltre i confini dell’Irlanda.


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