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Il microfono per beatbox: quale scegliere?

Primi passi per poter scegliere il miglior microfono per beatbox

Il microfono è fondamentale per chi fa beatbox ma, a chi si avvicina per la prima volta allo studio del beatbox, consiglio sempre di non avere fretta e di iniziare ad eseguire i primi suoni senza avvalersi dell’uso del microfono.
Utilizzando il microfono fin da subito si rischia di avere una percezione sfalsata di ciò che stiamo facendo, soprattutto per quanto riguarda la cura dei dettagli di ogni singolo suono e la dinamica di esecuzione. Per chi è alle prime armi, e non è abituato ad utilizzare il microfono, c’è il serio rischio che diventi un ostacolo più che un vantaggio, per esempio quando si cerca di differenziare i primi suoni di cassa e rullante il suono amplificato non aiuta affatto il perseguimento dell’obiettivo.
Ovviamente l’utilizzo del microfono, essendo strumento imprescindibile per un beatboxer o percussionista vocale, va poi iniziato e praticato per poterne sfruttare i grandi vantaggi positivi che ne derivano. In ogni caso il mio consiglio, anche dopo aver iniziato ad usare il microfono, è di non interrompere lo studio senza di esso studiando parallelamente con e senza microfono.

Qual’è il microfono per beatbox più adatto?

Così come avviene per il canto non c’è una risposta univoca e non esiste il microfono per beatboxer perfetto: è fondamentale scegliere il microfono in base allo stile utilizzato, ai suoni e alle tecniche che maggiormente utilizziamo e, ovviamente, al nostro gusto. Inoltre, e non per ultimo, va ovviamente considerato anche il budget a nostra disposizione. I parametri principali da tenere in considerazione nella scelta del nostro microfono sono il livello di pressione sonora e la risposta in frequenza.
Praticando questo stile i livelli di pressione sonora sono elevati ed è preferibile scegliere un microfono per beatbox in grado di gestirli senza che si producano distorsioni. Vista l’ampia gamma di suoni solitamente utilizzata nel beatbox, anche la capacità di catturare in maniera ottimale un ampio range di frequenze rappresenta un altro aspetto da considerare quando ci si appresta ad acquistare un microfono. Io ho sempre avuto la necessità di avere un microfono che andasse bene non solo per fare beatbox ma che fosse prestante per la voce cantata e in grado di miscelare in modo equilibrato melodia e beatbox nel momento in cui venissero eseguiti contemporaneamente, come spesso avviene facendo beatbox.

Quello che, a mio avviso, non va assolutamente fatto è acquistare un microfono per beatboxer a scatola chiusa senza averlo provato e, soprattutto, confrontato con altri microfoni per poterne apprezzare peculiarità e difetti basandosi appunto su un confronto. La comparazione fra vari modelli è l’unico modo per rendersi davvero conto se un microfono fa al caso nostro, se sentiamo un certo feeling fra quello che eseguiamo e quello che sentiamo e se anche l’impugnatura e il peso del microfono si confanno al nostro gusto e alla nostra comodità.
Ci sono sicuramente modelli che vale la pena provare prima di altri, ve li segnalo affinché possiate avere dei riferimenti, da cui poter partire, per farvi consigliare e guidare al meglio dal professionista che troverete nel negozio di strumenti musicali nel momento della “prova sul campo”. Vi presento i modelli in ordine di fascia di prezzo in modo che possiate orientarvi nella scelta, oltre ovviamente alle vostre necessità artistiche, anche in base al budget a disposizione.

Le fasce di prezzo si riferiscono al modello a cavo.

FASCIA SOTTO I 100 EURO
Un modello molto utilizzato è il “D5” dell’Akg (da cui deriva il modello BBB D5, attualmente non più disponibile, realizzato apposta per i beatboxer e utilizzato nelle scorse edizioni del Beatbox Battle World Championship, la più grande delle competizioni mondiali. Il prezzo è decisamente abbordabile e fra i modelli proposti in questo articolo è decisamente il meno costoso. Un altro compromesso sempre valido fra prestazioni e costo è rappresentato dall’immancabile “Shure SM58”: robusto e affidabile fa il suo dovere pur non brillando se comparato con i microfoni di fascia superiore.

FASCIA 100-150 EURO
Se il nostro budget si può alzare di qualche decina di euro consiglio, rimanendo sempre in casa “Shure”, di prendere in considerazione il “Beta 58A” che con la sua maggiore chiarezza permette una maggiore definizione dei suoni. Se le tecniche e le frequenze utilizzate sono molto varie ed estreme questo modello potrebbe non soddisfare appieno, in ogni caso rappresenta un’altra buona opzione da prendere in considerazione. In casa “Audix” il microfono “Fireball V” rappresenta un modello molto in voga fra i beatboxer, studiato proprio per il beatbox e per amplificare dal vivo l’armonica, i suoi punti forti, oltre a una buon equilibrio sonoro, sono la maneggevolezza e la capacità di supportare alti livelli di pressione sonora. Da provare assolutamente.

FASCIA 150-200 EURO
Ora entriamo nel mondo “Sennhaiser” e vi presento il modello “e945” che scelsi anni fa e tuttora utilizzo. Quando lo provai confrontandolo con altri modelli rimasi colpito dall’alta definizione, dalla versatilità, dalla robustezza e dal buon bilanciamento di risposta su basse, medie e alte frequenze. Quelli visti finora sono microfoni dinamici, più indicati in ambito live perché più facilmente gestibili rispetto ai microfoni a condensatore più sensibili e quindi in grado di captare più frequenze e sfumature ma allo stesso tempo più soggetti a feedback. Nei contesti giusti, e con le dovute accortezze, anche il microfono a condensatore può diventare una scelta da prendere in considerazione, seppure preventivando un budget più alto rispetto a quello necessario per l’acquisto di un dinamico. A tal proposito consiglio di tenere d’occhio e di provare due opzioni, invitandovi nuovamente a farvi consigliare dal vostro negoziante di fiducia altre alternative da poter testare e confrontare.

FASCIA OLTRE I 400 EURO
La prima opzione è l’affidabilissimo e robusto “Neumann Kms 105” e la seconda il “Dpa 2028”, microfono molto in voga fra i beatboxer ultratecnici che necessitano di un microfono in grado di captare tutte le sfumature dei suoni e allo stesso di sopportare alte pressioni sonore. Non a caso il marchio Dpa è stato recentemente scelto per la prestigiosissima Grand Beatbox Battle, una delle competizioni di beatbox più importanti della scena internazionale. La scelta di un microfono non è cosa semplice: il microfono sarà lì ad accompagnarvi durante le vostre performance, prendetevi quindi il vostro tempo per provare e confrontare i vari modelli lasciandovi guidare principalmente dalle vostre orecchie e dalle vostre sensazioni. Qui di seguito tutte le recensioni video dei microfoni citati precedentemente.


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