Cultura

Barbatuques: O som do corpo

Oggi vi racconto una storia che parla con la voce dei Barbatuques

E’ mattina e sono in superstrada, il sonno ancora mi pervade, il sole è ancora basso e mi acceca un po’ per cui devo tirare giù l’aletta parasole del Doblò. “Papà metti la Mia Canzone” dice mia figlia dal seggiolino di dietro” Cerca per autore: Barbatuques Album: Ayu Song n.14 Galo Cantou.

Canta meu povo, canta com muita alegria Que essa folia não tem hora pra acabar Cheguei meu povo, pra cantar com alegria Nessa folia, cheguei pra comemorar

Sotto ancora lo schiacciapensieri ma si sono aggiunti tanti altri suoni, per lo più percussivi, è un orchestra che in un crescendo incessante arriva al chorus:

“Você chegou pra alegrar o dia Você chegou pra nos trazer alegria Nós somo como tu Somos da mesma família Nós somo como tu Somos da mesma família”

Mia figlia la canta, tutta, non conosce il portoghese ovviamente ma a forza di ascoltarla ha imparato i suoni e li riproduce perfettamente. Io canto con lei, è uno dei nostri riti quotidiani.

Io, mia figlia, Zio Charles e i Barbatuques…che storia

“Papà ma in questa canzone canta anche lo zio Charles!!!”

“Certo Amore, hai proprio ragione, lo zio Charles canta e suona con i Barbatuques”.

Lo zio Charles è Charles Raszl, musicista, danzatore, performer di San Paolo esperto di danze e ritmi brasiliani ed ho la fortuna e l’onore di studiarci e lavorarci quando è in Italia. I Barbatuques sono il mio gruppo di body music preferito; sono stati fondati dal musicista Paulista scomparso nel 2021, Fernando Barba ispirato a sua volta dal musicista e ricercatore Stenio Mendes e dalle sue ricerche sulla musica popolare brasiliana e sul dialogo sonoro, sull’utilizzo della voce e del corpo come strumenti di comunicazione. Barba per gioco aveva iniziato le sue ricerche sulla trasposizione dei ritmi brasiliani sul corpo, usando soprattutto petto, schiocchi, cosce, mani e suoni emessi con la bocca. Il focus all’inizio era pedagogico ed aveva sviluppato una serie di giochi e attività che condivideva con un primo nucleo in una scuola di musica di San Paolo. L’incontro con Stenio Mendes da ancora più forza a questa ricerca e alla fine degli anni 90 nascono ufficialmente i Barbatuques anche come gruppo performativo.

I Barbatuques incarnano dal mio punto di vista il perfetto connubio tra: lavoro sulla ricerca timbrica dei suoni del corpo, trasposizione corporea dei ritmi tradizionali brasiliani, bilanciamento tra brani originali e repertorio popolare riarrangiato in maniera riconoscibile ed equilibrio tra le parti cantate e le parti suonate in body percussion.

Non esiste nel repertorio dei Barbatuques una parte di body percussion che sia tremendamente tecnica e non riproducibile da un comune mortale con un po’ di pratica e questo per me è un punto di forza perché il loro focus non è stupire con fuochi d’artificio ma portare chi ascolta o vede le loro performances in un viaggio sonoro fatto di voci, ritmi corporali e movimento.

Il fatto che il background sia quello pedagogico musicale e non strettamente performativo fa si che questo loro modo di fare musica arrivi sia ai bambini che agli adulti e in riferimento a ciò mi piace ricordare due album che secondo me sono molto importanti.

TUM PA (2012) Un disco per bambini ma assolutamente fruibile anche dagli adulti; alcuni dei brani accompagnano dei clapping games; del Brano Tum Pa c’è anche un video che spiega come come sviluppare il gioco: Un esempio della magia che i barbatuques riescono a creare dal vivo è il brano tradizionale peixinhos do mar contenuto nello stesso album; ecco un video della performance.

 

 

 

 

 

 

AYÚ (2016) Un album con dei brani arrangiati, registrati e mixati benissimo, a tratti sembra musica elettronica ed è incredibile pensare che non ci sia neanche uno strumento a suonare. Mirabile il lavoro di arrangiamento e distribuzione delle voci del brano Ayù, le atmosfere e l’armonia del brano Totem.
Ma il brano preferito da mia figlia (e anche da me) è Galo Cantou:
È un concentrato di energia musicale brasiliana, di voci e suoni del corpo, non si può stare fermi mentre si ascolta un brano del genere. Fernando Barba fu il creatore di uno stile inconfondibile di suonare il corpo, ha creato una modalità nuova di concepire la musica e di reinterpretare quella popolare ed il suo lavoro inspira in tutto il mondo tantissimi musicisti, didatti, appassionati.

 

 

Grazie Barbatuques, grazie Fernando Barba per l’ispirazione che ci hai trasmesso con la tua passione e con la tua capacità che solo i grandi hanno.


Leggi anche l’articolo: Il microfono per beatbox: quale scegliere?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio